LA FRANCIA HA DECISO DI BANDIRE I DISERBANTI CON IL GLIFOSATO
L’agenzia per la salute e la sicurezza francese (Anses) ha deciso di vietare diserbanti che combinano glifosato e tallow amina a causa dell’incertezza su possibili rischi per la salute.
L’agenzia Anses ha inviato una lettera la scorsa settimana ai produttori per informarli che intende ritirare l’autorizzazione per tali prodotti, ha detto alla Reuters Francoise Weber, vice direttore generale dell’Agenzia.
L’agenzia Anses ha inviato una lettera la scorsa settimana ai produttori per informarli che intende ritirare l’autorizzazione per tali prodotti, ha detto alla Reuters Francoise Weber, vice direttore generale dell’Agenzia.
La tallow amina è un tensioattivo che aumenta l’attività di erbicidi come glifosato. Serve per aiutare l’erbicida di penetrare attraverso la superficie della pianta
Il glifosato, un ingrediente comune in diserbanti come il Roundup della Monsanto, è oggetto di acceso dibattito nel corso dell’ultimo anno, da quando è stata classificato come probabilmente cancerogeno dallo Iarc, un organismo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e i paesi dell’Unione europea stanno discutendo se estendere la sua licenza a livello di UE.
Monsanto, fra le aziende interessate dalla decisione francese, ha bollato il dibattito sul glifosato come una presa di posizione “politica”. E due mesi fa aveva deciso di scrivere una lunga lettera al Test-Salvagente per ribadire la sua versione.
Il glifosato, un ingrediente comune in diserbanti come il Roundup della Monsanto, è oggetto di acceso dibattito nel corso dell’ultimo anno, da quando è stata classificato come probabilmente cancerogeno dallo Iarc, un organismo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e i paesi dell’Unione europea stanno discutendo se estendere la sua licenza a livello di UE.
Monsanto, fra le aziende interessate dalla decisione francese, ha bollato il dibattito sul glifosato come una presa di posizione “politica”. E due mesi fa aveva deciso di scrivere una lunga lettera al Test-Salvagente per ribadire la sua versione.
Ma i dubbi sull’erbicida più utilizzato al mondo crescono tanto tra gli scienzaiti che tra i consumatori. Esemplare, a questo proposito, il documento integrale di Isde Italia, l’Associazione dei medici per l’ambiente, inviato in una lettera ufficiale al ministro per le Politiche agricole italiane, Maurizio Martina.
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