presentato da Pegaso Fit For Future
Stop al glifosato. Lo chiede il Tavolo delle associazioni bio
Il diserbante glifosato è pericoloso per la salute e per l’ambiente: il Tavolo delle associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica chiede al Governo italiano di metterlo al bando.
Con una lettera inviata al Governo italiano, il Tavolo delle associazioni nazionali ambientaliste e dell’agricoltura biologica ha chiesto il divieto di produzione, commercializzazione e uso di tutti i prodotti fitosanitari a base di glifosato. Il glifosato è attualmente l’erbicida più utilizzato al mondo, definito recentemente“probabile cancerogeno” dall’International agency for research on cancer, l’agenzia per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità.
E’ presente in 750 formulati tra i quali il Roundup®, proposto dalla Monsanto in abbinamento alle sementi ogm. Ma il glifosato viene largamente utilizzato in tutta l’agricoltura convenzionale, non solo quella ogm. Così come nella cura dei giardini, dei parchi pubblici e in quelli delle scuole; è il principio attivo di numerosi prodotti per la pulizia delle strade e delle ferrovie. Secondo diversi studi scientifici, tracce di glifosato sono state trovate nel latte materno delle donne statunitensi che vivono in zone agricole o consumatrici di cibi geneticamente modificati; in Italia, secondo il report “Pesticidi nelle acque” dell’Ispra, è la sostanza che più spesso, nell’acqua, supera i limiti fissati dalla legge. Dal 1992 al 2012 il suo uso è aumentato di 140 volte solo negli Stati Uniti.
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Nella lettera, il Tavolo invita anche le Regioni ad eliminare completamente il composto chimico dai disciplinari di produzione che lo contengono e ad escludere da qualsiasi premio nei Programmi di sviluppo rurale le aziende che ne facciano uso, evitando di premiare e promuovere l’uso sostenibile di un prodotto dichiarato cancerogeno dall’Oms. In Italia il glifosato è incluso nel Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, pertanto, nei prossimi anni, i Programmi regionali per lo sviluppo rurale lo promuoveranno come sostenibile e ne incentiveranno l’uso. Da qui l’urgenza di metterlo al bando.
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“Chiediamo con urgenza al Governo l’applicazione del principio di precauzione in nome della tutela della salute pubblica e che si vieti in via definitiva e permanente la produzione, commercializzazione e l’uso di tutti i prodotti a base di glifosato. Le alternative ci sono, e vanno rese note e incentivate sia in agricoltura che per la manutenzione del verde pubblico. Si tratta di buone pratiche agronomiche ecologiche, a partire dai metodi di coltivazione biologici e biodinamici, che risultano sostenibili anche nel rapporto costi-benefici, sia a breve che a medio termine”, ha dichiarato nella lettera il portavoce del tavolo delle associazioni Maria Grazia Mammuccini.
Del Tavolo fanno parte: Aiab, Associazione per l’agricoltura biodinamica, Fai, Federbio, Firab, Italia Nostra, Isde – Medici per l’ambiente, Legambiente, Lipu, Navdanya International, Pan Italia, Slow Food, Terra Nuova, Touring Club Italiano, Associazione Pro Natura, UpBio, Wwf.
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